
Quella volta in cui un Maiale mi volò sulla testa… (Roger Waters, The Wall)
Capisco che il titolo possa sembrare fuorviante ma giuro che tutto avrà un senso se continuerete a leggere le prossime righe. Confermo che sia vera la questione del maiale e anche che stesse volando sulla mia testa!
Assago, 2011. Sto seguendo la produzione di uno dei concerti più spettacolari che io abbia mai visto… finora. Non era solamente il concerto di “una” band.. era l’incredibile show di una della band più importanti della storia del rock! Si trattava di 4 date consecutive di spettacolo con ben 6 giorni di allestimento. Tecnici, roadies, facchini (stagehands) e rigger hanno lavorato innumerevoli ore per allestire palco, luci, scenografie, audio, effetti speciali e quant’altro nei tempi previsti. (Rigger, vedi Nota Tecnica #5 in fondo all’Articolo).
Come Produzione, anche noi siamo arrivati in venue 6 giorni prima. I tecnici installavano americane ovunque e noi allestivamo i nostri uffici e controllavamo la sistemazione dei camerini, catering e altre stanze adibite ad ufficio per la Produzione della band. (Si indica con “americana” quella struttura utilizzata nell’allestimento scenico che serve per installare impianto audio e luci in altezza). Mi dispiace non aver fatto foto, era impressionante la quantità di strutture appoggiate a terra e di quelle che iniziavano a sorvolarti la testa. Per non parlare della quantità di tecnici e professionisti coinvolti!
Una delle cose che mi ha sempre affascinato di questo lavoro è vedere come tutto si trasforma così velocemente. Da un palazzetto vuoto e anonimo, ad una fase in cui non riesci a camminare senza dover scavalcare cavi, strutture, persone, ecc. fino ad arrivare alla messa in scena definitiva, con un palco ricco di scenografie, colori e suoni, pronti a far vibrare tutto il pubblico.
Prima data.
Neanche potete immaginare la pressione, l’adrenalina e la carica che si respira in quelle poche ore che ci separano dall’inizio dello show. Soprattutto se tutte le date sono sold-out e se il tuo evento, a cui lavorano centinaia di professionisti, è il più atteso dell’anno. Lo so.. vi state chiedendo di chi fosse questo concerto, o forse state cercando su Google “Concerto Assago 2011”. Abbiate ancora pazienza, lo spettacolo sta per iniziare.
Mancano pochi minuti alle 21 in punto, tutti si stanno preparando. Il backstage inizia ad essere pieno di gente: tour manager, direttori di produzione, tecnici, facchini, fotografi, uffici stampa, social media manager, addetti ai camerini, al catering, al merchandising, truccatori, massaggiatori, coristi, etc.
Questo spettacolo è stato già fatto Live negli anni ’80 ed è rimasto – da allora – un pilastro della storia del Rock.
Questo pilastro si chiama “The Wall” e Lui è Roger Waters dei Pink Floyd.
Il Concerto.
Sembrerà strano ma difficilmente riesci a vederti un concerto se ci lavori.. Per fortuna, avendo fatto 4 serate di fila, un po’ sono riuscita a vederlo! Sono riuscita a programmarmi, scaletta alla mano, le scene più rilevanti:
- Inizio concerto. Un aereo militare della seconda guerra mondiale parte dalle spalle degli spettatori, attraversa tutta platea e si schianta contro un muro di “mattoni”. Questo muro di mattoni bianchi era già posizionato sul palco e viene parzialmente distrutto con l’arrivo dell’aereo. Seguìto poi da un incendio (voluto) e da fuochi d’artificio. Non male come inizio!
- Il muro di 11mt di altezza, The Wall, su cui venivano proiettate immagini di guerra e di lotta. Durante tutto il concerto questo muro veniva ricostruito da tecnici che man mano inserivano “another brick in the wall”, altri mattoncini.
- Le famose figure mostruose e gigantesche, gonfiabili, che si muovevano ai lati del palco. Raffiguravano un insegnante, la madre e la moglie di Roger Waters. Molto scenografico.
- Guardando sbadatamente in alto, sulla mia testa, ad un certo punto, mi sono trovata un Maiale enorme che volava, il famosissimo Algie, emblema dei Pink Floyd. In realtà sembrava un cinghiale ma è stata la parte più bella e divertente del concerto! Ora mi credete?!

NOTA TECNICA #5
Tra tutti i tecnici citati in questo articolo, il RIGGER è una delle figure professionali più pericolose nel mondo dello spettacolo. “Acrobata del palcoscenico“, il Rigger è il primo ad arrivare in cantiere e l’ultimo ad andarsene. Si occupa di trasportare ad alta quota tutto il materiale audio, luci e scenografico di ogni show! Esperto di fisica, si arrampica sulle americane come un koala ed è colui che crea le magie dei concerti. Lavora sempre in regime di massima urgenza. Il suo kit è basato su dispositivi anti-caduta, corde, moschettoni, cavi elettrici e tutto quanto di più pericoloso esista!
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2 Comments
Alessandra
Hai un talento…anzi molti! Bellissimo articolo, scritto con passione dove emerge l’amore per il tuo lavoro. Grazie.